Sciopero selvaggio dei taxi a Milano: auto introvabili
I conducenti hanno incrociato le braccia, protestano contro l’articolo 10 del ddl concorrenza che secondo loro favorirebbe le multinazionali
Ancora sciopero selvaggio dei taxi a Milano nella mattinata di martedì 12 luglio. All’ombra della Madonnina, ma soprattuto in Stazione Centrale e a Linate, i taxi sono introvabili. Letteralmente. La protesta – non annunciata – ha iniziato a montare nella serata di lunedì e si è concretizzata nella giornata di oggi.
A preoccupare i conducenti, in particolare, è la possibilità che l’articolo 10 del disegno di legge concorrenza possa portare alla liberalizzazione delle licenze nel trasporto pubblico, soprattutto a vantaggio di Uber, storico rivale dei tassisti. Nei giorni scorsi i sindacati hanno chiesto lo stralcio della norma ma non è servito a nulla.
Nella giornata di lunedì le associazioni dei lavoratori hanno proclamato altri due giorni di sciopero per il 20 e il 21 luglio, ma i tassisti milanesi hanno deciso di fermarsi prima. Non è il primo sciopero selvaggio dei tassisti: i conducenti avevano incrociato le braccia senza preavviso e senza garantire fasce di garanzia già a fine giugno.