A Milano si consuma sempre più coca (secondo le analisi delle acque fognarie)
Le analisi sono state condotte dall’Istituto Mario Negri e hanno riguardato tutte le acque in entrata nei depuratori di Milano
milanesi consumano sempre più sostanze stupefacenti, specie cocaina e cannabis e ketamina. È quanto emerge dal report 2022 sull’analisi della presenza di sostanze d’abuso nelle acque reflue condotte da parte del gruppo europeo Score (sewage analysis core group europe) in collaborazione con l’agenzia europea per il monitoraggio delle dipendenze (Emcdda). Per l’Italia, che ha rilevato il consumo nella città di Milano, il gruppo si è avvalso della collaborazione del laboratorio di indicatori epidemiologici ambientali dell’Istituto Mario Negri diretto da Sara Castiglioni.
“L’epidemiologia delle acque reflue si dimostra molto utile per rilevare nuovi trend di consumo anche a livello locale – spiega Sara Castiglioni, ricordando che i monitoraggio a Milano è iniziato dal 2005 – ed è al momento applicata anche in uno studio a livello nazionale che stiamo conducendo in collaborazione con il Dipartimento Politiche antidroga, i cui risultati verranno pubblicati a breve”.
Il gruppo Score ha condotto campagne di monitoraggio delle acque reflue ogni anno a partire dal 2011: all’inizio le città monitorate erano 19, in 10 paesi diversi, mentre le droghe d’abuso monitorate erano quattro. Nel corso degli anni il network di collaborazione si è ampliato notevolmente e nel 2022 sono state analizzate le acque reflue di 104 città, in 21 diversi paesi europei.
Da Copenaghen a Valencia e da Nicosia a Lisbona, lo studio ha analizzato campioni giornalieri di acque reflue prelevati in entrata agli impianti di trattamento dei reflui cittadini, tra marzo e aprile 2022. Nei campioni, derivanti da circa 54 milioni di persone, è stata effettuata la ricerca per individuare tracce di cannabis e di altre sostanze stimolanti illecite: cocaina, amfetamina, metamfetamina, Mdma/ecstasy e ketamina, quest’ultima inclusa nell’analisi per la prima volta.
I risultati mostrano un consumo di cocaina in continuo aumento, tendenza osservata già dal 2016, nonostante alcune fluttuazioni durante i lockdown. Anche la situazione delle metanfetamine sembra presentare un trend in aumento in più città analizzate. Per quanto riguarda anfetamina, cannabis e Mdma si osserva, invece, un quadro più vario: i trend di consumo variano considerevolmente a seconda dei luoghi di studio.y
Interessanti le fluttuazioni nei modelli settimanali di consumo illecito di droghe: più di tre quarti delle città hanno mostrato un incremento dei consumi di cocaina, ketamina e MDMA nei fine settimana (venerdì-lunedì), in accordo con un atteso modello ricreativo di consumo. Al contrario, i consumi delle altre sostanze (cannabis, amfetamina e metamfetamina) risultano più costanti durante la settimana.
Fonte: Milanotoday