Milano, arriva l’Affido culturale: così le famiglie portano al cinema, a teatro o in libreria i bambini che non li frequenterebbero
Arriva nel Municipio 8 il progetto di welfare portato avanti dall’associazione Mitades che da 12 anni sostiene la genitorialità
Visitare un museo, andare al cinema o frequentare una libreria sono attività culturali spesso non alla portata di tutti i bambini. Per arginare la povertà educativa a cui alcuni minori sono costretti, è arrivato anche a Milano l’Affido culturale. Ovvero, il progetto di welfare culturale minorile attivo a Napoli, Roma, Bari e Modena dal 2020 e da poco replicato anche nel Municipio 8 del capoluogo lombardo, grazie all’associazione Mitades che da 12 anni sostiene a vario titolo la genitorialità.
Una persona single, una coppia o un genitore che abitualmente portano i propri figli nei luoghi culturali, possono organizzare l’uscita con una famiglia che altrimenti non li frequenterebbe. “Come ogni affido che si rispetti, da un lato c’è una famiglia affidataria e dall’altro quella affidata – racconta Silvia Baldini, presidente di Mitades e referente del progetto a Milano – La prima è solita andare a teatro, al cinema e al museo, mentre la seconda non lo è, per vari motivi”. Per avviare il patto educativo, “il nostro obiettivo è raccogliere adesioni da entrambe le parti, unitamente a realtà del terzo settore, della cultura e dello spettacolo”, aggiunge Baldini. L’intento è duplice: creare nuove forme di relazione e nuove opportunità culturali da condividere: “Le famiglie possono arrivare già abbinate, perché magari hanno un figlio in comune a scuola – sottolinea la presidente di Mitades -, altrimenti siamo noi stessi ad accostarle, conoscendole, facendo riferimento alle loro passioni e ad altri interessi specificati nella scheda preliminare che tutti compilano durante il primo colloquio”.
Prima di assistere a uno spettacolo teatrale o di visitare una mostra insieme, l’associazione organizza alcuni incontri con le famiglie associate nella propria sede in via Ferdinando Giorgi 15. “Così si inizierà un percorso di prima conoscenza e condivisione – racconta Baldini -. Successivamente, scaricando sullo smartphone l’applicazione Affido culturale, le famiglie potranno decidere insieme quale esperienza culturale condividere tra quelle degli enti che hanno aderito al progetto”. “Quella affidata avrà degli ‘e-ducati’ a disposizione, ovvero la moneta virtuale da spendere in queste attività – aggiunge -. Quella affidataria, invece, pagherà da sé online il costo dei biglietti, accedendo alla biglietteria insieme all’altra famiglia solo per ritirare i biglietti evitando quindi eventuali imbarazzi all’ingresso di cinema, teatro o museo”. Attualmente il progetto è finanziato con il contributo del Municipio 8 di Milano e presto verrà replicato in altre zone della città: “Per iniziare, abbiamo stanziato 2.500 euro, di cui 1.600 interamente destinati a coprire i costi dei biglietti per le famiglie in difficoltà – spiega Giulia Pelucchi, presidente del Municipio 8 -. L’idea è quella di incrementare i fondi, perché vi sia sempre più condivisione all’insegna della cultura e della bellezza”. Tra le prime realtà ad aderire al progetto, sono stati l’Associazione Amici di Brera, lo Spazio Teatro 89 e alcune biblioteche di quartiere. “Le famiglie affidatarie per il momento sono una decina, mentre le affidate 15, scelte tra quelle che seguiamo abitualmente – conclude Baldini -. Le adesioni sono ancora aperte, perché i fondi ci consentono di coprire il costo di biglietti per 25 famiglie affidate”.
Fonte:Larepubblica.it