La Milano-Meda diventa Pedemontana a pagamento, la protesta dei sindaci da Lentate a Cesano
La Milano Meda sta per trasformarsi (in parte) in Pedemontana, con tanto di pagamento del pedaggio: a brevissimo l’apertura dei cantieri.
I lavori per trasformare un tratto della vecchia superstrada, da Lentate a Bovisio Masciago, in un tratto della nuova autostrada che nasce con l’obiettivo di collegare Como e Varese con Bergamo, Brescia e il Veneto senza passare da Milano è ormai questione di qualche settimana (in realtà i lavori preliminari sono già iniziati).
L’altro giorno in Commissione Territorio, Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia si è discusso delle molte questioni ancora irrisolte, a partire dal nodo del pedaggio per un tratto di strada che oggi è utilizzato, gratuitamente, da migliaia di pendolare.
In particolare a protestate sono i residenti (e i sindaci) di Cesano Maderno, Bovisio Masciago, Seveso, Barlassina, Lentate sul Seveso e Meda, dove la superstrada Milano-Meda è utilizzata anche e soprattutto per gli spostamenti intercomunali o, addirittura, da un quartiere all’altro e che domani invece diventerà parte di un’autostrada a pagamento. Ma prima ancora si dovrà affrontare la questione della gestione dei cantieri e la loro interferenza con traffico quotidiano da e per Milano, già oggi spesso congestionato in orari di punta.
I sindaci della Milano-Meda contro l’introduzione del pedaggio
All’audizione in Regione Lombardia era presente, tra gli altri, il sindaco di Cesano Maderno, Gianpiero Bocca, nel ruolo di rappresentate del Coordinamento dei sindaci dei comuni del tratto B2.
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