Apre a Milano il primo ristorante italiano Louis Vuitton. La cucina firmata dai Cerea
Il locale in un palazzetto ottocentesco in via Montenapoleone, accanto ad altri brand della moda Lvmh e a un caffè accessibile dalla corte. E a fine luglio, il gruppo francese inaugura un bar a Taormina con terrazza sulla boutique
Milano si prepara ad accogliere il primo ristorante italiano della maison Louis Vuitton. Un’apertura che – neanche a dirlo – si preannuncia in grande stile. Un edificio storico, due secoli di vita alle spalle, nella centralissima e super chic via Montenapoleone, con la cucina firmata niente meno che dai Cerea. L’ufficialità deve ancora arrivare, ma nel mondo della moda si dà per certo che da Brusaporto, la famiglia del gusto fra le più blasonate del Paese starebbe per approdare all’ombra della Madonnina, a braccetto con il colosso del fashion. Un auspicio oltre che un rumor, vista l’ottima fama di cui godono i Cerea, così da dare un tocco, e soprattutto un sapore, tricolore alla paternità francese del progetto. Taglio del nastro atteso per il 2025.
Il ristorante sarà ospitato nel Palazzetto Taverna Radice Fossati, edificio datato 1835, in Via Montenapoleone 2, già sede del Touring Club oltre che della Ricordi, dove fervono da mesi lavori di restauro. Lo scopo è diventare “uno dei locali più belli del mondo”, come annunciato dal presidente e amministratore delegato di Vuitton, l’italiano Pietro Beccari, al Sole24ore, nel rispetto dello stile del gruppo francese Lvmh, sinonimo internazionale del lusso. Non a caso, il Palazzetto, accanto al ristorante, accoglierà anche alcuni dei marchi della moda più significativi del colosso francese quali Bulgari, Tiffany e lo stesso Louis Vuitton. Nel progetto, previsto anche un caffè nella corte che si affaccia su Montenapoleone, oltre al ristorante che avrà accesso sia dal negozio che da via Bagutta, come spiegano a Il Gusto da Lvmh.