Neonato trovato morto in un secchio sul balcone: gli ultimi aggiornamenti sul caso
Una tragica vicenda ha sconvolto la comunità di Sesto San Giovanni, periferia di Milano, nella mattinata di giovedì 30 gennaio.
Una ragazza di 16 anni, che avrebbe nascosto la sua gravidanza a tutti, ha chiamato l’attenzione dei vicini con urla disperate. I residenti del palazzo popolare hanno immediatamente allertato il 112, temendo che qualcosa di grave stesse accadendo. Poco dopo, la drammatica scoperta: il corpo di un neonato avvolto in un asciugamano, abbandonato in un secchio sul balcone di casa della giovane.
Gli aspetti da chiarire
Al momento, la ricostruzione completa dei fatti non è ancora chiara. Gli investigatori del nucleo investigativo di Milano stanno seguendo diverse piste, con il pubblico ministero di Monza, Michele Trianni, che ha disposto l’autopsia per fare chiarezza sulla causa del decesso. Non è ancora possibile stabilire con certezza se il bambino sia nato morto, se la ragazza abbia avuto un aborto spontaneo o se sia nato vivo prima di morire per complicanze. Ogni ipotesi è ancora al vaglio.
Le indagini sulla famiglia
Le indagini non si concentrano solo sul corpo del neonato, ma anche sulla vita privata e familiare della giovane. La ragazza, di origini balcaniche e di religione islamica, è stata descritta dai vicini come parte di una famiglia ben integrata nella comunità. Il padre e la madre della 16enne, ascoltati dai carabinieri, hanno dichiarato di non essere a conoscenza della gravidanza della figlia, né di aver notato alcun cambiamento che potesse far sospettare una gestazione in corso.
Il parto in bagno e l’intervento dei soccorsi
Secondo quanto ricostruito finora, tutto sarebbe accaduto intorno alle 9 del mattino. Il padre della ragazza era uscito per andare al lavoro, mentre i fratelli minori erano a scuola. In casa erano presenti solo la giovane e sua madre. La ragazza si sarebbe chiusa nel bagno, dove avrebbe partorito. La madre, allarmata dalle urla, è intervenuta prontamente, mentre i vicini hanno chiamato il 112. La giovane è stata successivamente accompagnata in ospedale, ma al momento non è stata emessa alcuna misura nei suoi confronti.
Gli investigatori della scientifica hanno repertato ogni dettaglio all’interno dell’abitazione, cercando di ricostruire con precisione quanto accaduto.