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Gin, sui Navigli è nata «Gina», la distilleria più piccola del mondo: ne produce 20 tipi in meno di 4 metri quadrati

Nello storico Vicolo dei Lavandai il barman e maestro distillatore Fabio Arcadipane dalle sette di sera fino a tardi apre una porta e il liquore fatto in casa è servito ai clienti di passaggio

Nello storico Vicolo dei Lavandai, uno degli angoli più suggestivi dei Navigli, è appenata nata la distilleria di gin più piccola del mondo: in meno di 4 metri quadrati «Gina», com’è stato affettuosamente soprannominato l’alambicco che lo produce, ogni giorno fa tre cicli di distillazione. «L’idea è venuta durante il lockdown — spiega il barman e maestro distillatore Fabio Arcadipane — abbiamo acquistato la macchina, iniziato a fare le prove di produzione e trovato le prime ricette». La distilleria fa parte di Gino12, primo gin bar milanese nato sul Naviglio Grande. «Abbiamo deciso di sfruttare questo piccolo spazio anche per ridare un po’ di vita a uno scorcio molto caratteristico ma un po’ nascosto e poco bazzicato».

Ecco allora che dalle sette di sera fino a tardi si apre una porta e il gin fatto in casa è servito ai clienti di passaggio: «distilliamo direttamente al bar», continua Fabio. Tanti gli appassionati ma anche gli avventori che scoprono la piccola insegna per caso: in questi giorni d’agosto molti milanesi sono in vacanza, ma sono numerosi i turisti da tutto il mondo che visitano i Navigli, alla scoperta di una delle zone più popolari e caratteristiche della città. Anche perché qui non mancano mai ristoranti e locali sempre aperti. Per il momento si possono degustare 20 diversi prodotti, lisci o miscelati come nel classico gin tonic, che cambiano in continuazione: «aspettiamo anche il feedback dei clienti, che ci danno consigli utili».

Il gin si produce con alcol, ginepro e aggiunta di aromi di qualsiasi genere, dalle spezie alla frutta, «le possibilità sono infinite»: tra i più apprezzati in estate quello alla pesca, al basilico e al rosmarino, poi in inverno andranno più gusti come l’arancia e la cannella. Si produce tramite un distillatore che permette di lavorare anche a basse temperature: «per estrarre la materia prima in modo delicato». Ma come mai proprio il gin? «Come Gino12 siamo nati del 2015 proprio con l’obiettivo di far conoscere questo liquore ai milanesi: adesso, oltre alle specialità che produciamo noi, proponiamo 170 etichette da tutto il mondo. Molte sono italiane».

Oltre ai grandi marchi, nel corso degli ultimi anni sono nati tanti piccoli produttori in tutta la penisola «perché è un liquore che dà la possibilità di esprimere il territorio: si possono usare gli ingredienti più tipici di ogni regione». Quindi il gin milanese com’è? «Beh, tutti quelli che produciamo noi sono milanesi, però stiamo pensando a una ricetta speciale che rappresenti al meglio la nostra città». Ma come fate a sapere che siete la più piccola del mondo? «Ho fatto una ricerca! Distillerie più micro di noi non ne ho trovate!», assicura Fabio. Il locale offre anche ai clienti un servizio per creare il proprio gin cucito su misura: basta andare sul sito gino12distillery.it, scegliere gli ingredienti e si può ordinare una bottiglia personalizzata anche nell’etichetta.

Fonte:Corriere.it

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