I “taxi volanti” a Milano, 30 milioni per iniziare i lavori
Quattro “vertiporti”: due in città, gli altri a Malpensa e Linate. Si partirebbe con 200 passeggeri al giorno
Malpensa, Linate, City Life e Porta Romana. Saranno queste le quattro stazioni dei “taxi volanti” a Milano, per meglio dire i quattro vertiporti in procinto di accogliere passeggeri presumibilmente a partire dal 2026, in tempo per le Olimpiadi invernali (e infatti a Porta Romana sorgerà il villaggio olimpico).
Se ne parla almeno dal mese di gennaio del 2023, quando venne annunciata la novità da parte di Armando Brunini, amministratore delegato di Sea (la società che gestisce gli aeroporti cittadini), durante un’audizione a Palazzo Marino. Un passo in avanti è previsto per il pomeriggio di lunedì 30 ottobre: in consiglio comunale è in programma la costituzione di una società apposita, in parte pubblica e in parte privata. I consiglieri voteranno l’autorizzazione a Sea affinché costituisca questa società, che si occuperà di ‘urban air mobility’. Mobilità urbana aerea, appunto.
I due partner privati saranno Skysports, che progetta vertiporti in tutto il mondo, e 2i Aeroporti, attuale gestore di diversi aeroporti italiani, controllata dal fondo F2i che ha già una consistente quota azionaria della stessa Sea. L’obiettivo, al 2030, è di trasportare 2mila persone al giorno, ma intanto si punta a 200 al giorno nell’area milanese.
Se l’investimento iniziale sarà di 30 milioni di euro, è ancora presto per conoscere le tariffe di trasporto: tuttavia queste dovrebbero aggirarsi sui 120 euro a persona, per due passeggeri. Ma si lavora già a ‘quadricotteri’ e ad aumentare le distanze, fino a 200-250 chilometri. Verranno utilizzati mezzi completamente elettrici. I vertiporti saranno grandi circa 4mila metri quadrati in città (con un mini terminal), un po’ di più quelli presso Malpensa e Linate.
Sul fatto che gli elicotteri elettrici non avranno impatto ambientale, secondo le promesse di Sea, ironizza il capogruppo di Europa Verde Carlo Monguzzi: “Forse sono tappeti volanti manovrati da Aladino”, scrive su Facebook: “E poi forse per 200 persone bastava un treno in più da Cadorna a Malpensa, e per Linate avevo capito che fosse stata costruita la M4”.
Fonte: Milanotoday
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