I taxi volanti sono realtà: quali modelli vedremo a Milano
Dopo l’annuncio sulle Olimpiadi del 2026, ecco quali saranno i mezzi che ci traghetteranno nel futuro della urban air mobility
Quali saranno i taxi volanti che vedremo a Milano nel 2026? Non abbiamo certezze, ma possiamo fare qualche previsione. Intanto, il futuro immaginato da gli innumerevoli film di fantascienza è già realtà: gli eVTOL, acronimo di electric vertical take-off and landing, mix tra un drone e un elicottero e capaci di decollare e atterrare verticalmente senza l’ausilio di una pista, sono pronti ad invadere i cieli dei centri urbani.
Certo passerà ancora parecchio tempo prima che si realizzi quanto si era immaginato già il secolo scorso, quando illustratori prima e cineasti dopo, hanno immaginato autostrade sospese nel cielo e lunghe code di veicoli fluttuanti. Ma il grande passo, almeno qui da noi, sarà il 2026, quando i taxi volanti saranno realtà a Milano e Roma, obiettivo già incluso nelle linee guida del Piano Strategico Nazionale di Enac, in cui si prevede la realizzazione di due vertiporti urbani e due aeroportuali a Milano e Roma, oltre che strutture a Torino, Venezia, Bari e Cortina. Una sfida tecnologica che promette di scardinare la tradizionale idea di mobilità urbana per come la intendiamo oggi.
Volocity: il taxi volante di Roma (e forse Milano)
La rivoluzione della urban air mobility ha mosso ufficialmente il suo primo passo lo scorso 6 ottobre, quando dall’aeroporto di Roma Fiumicino si è compiuto il primo volo sperimentale di un taxi volante, trasportando oltre al pilota, un passeggero e una valigia. Il velivolo, a metà tra un grosso drone e un piccolo elicottero, è rimasto in aria per cinque minuti a 40 metri di altezza e a una velocità limitata a 40 chilometri all’ora. Il giretto inaugurale è andato in scena a bordo del modello Volocity dell’azienda tedesca Volocopter.
Il velivolo, presentato ufficialmente nell’agosto 2021 è quattro volte meno rumoroso di un elicottero ed è in grado di sollevare un carico massimo di 200 chilogrammi, alzandosi in volo alla velocità di 110 chilometri orari, grazie i suoi 18 motori alimentati a batterie al litio, nove unità sostituibili in soli cinque minuti, che garantiscono un’autonomia di viaggio di circa 35 chilometri. Con oltre mille test di volo già effettuati dal 2011, la compagnia ha già ottenuto diverse certificazioni preliminari per poter volare in città come Amburgo, Dubai, Helsinki e Singapore.
E grazie ad un accordo siglato di recente da Volocopter, Aeroporti di Roma e il gruppo Atlantia, la company che ha acquisito l’1,5 per cento della società tedesca, Volocity sarà il velivolo che solcherà gli spazi aerei di Roma. Una sinergia che potrebbe essere replicata con tutta provabilità anche da SEA, la società che si occupa della gestione degli aeroporti milanesi.