Imbrattarono dito medio di Cattelan, il giudice accetta giustizia riparativa
Gli imputati di Ultima Generazione rischiavano il carcere e una maxi multa
ll dito medio di Maurizio Cattelan, la scultura in piazza della Scala a Milano, imbrattato dai manifestanti per l’ambiente di Ultima Generazione. A distanza di oltre un anno – i fatti sono 15 gennaio 2023 – lunedì 18 marzo si è tenuta la prima udienza, dopo quella effettuata dal gip, per l’azione contro L.O.V.E che vede imputate tre attivisti. Sono accusati di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici per i quali rischiano la reclusione da due a cinque anni e una multa da 2.500 a 15mila euro.
Durante l’udienza l’avvocato del Comune, insieme alla difesa, hanno chiesto di poter accedere all’istituto della giustizia riparativa, introdotta dalla Riforma Cartabia. Il giudice ha accettato la richiesta, il processo continuerà ma ci sarà parallelamente la mediazione con il Comune. All’esterno del Tribunale si è tenuto un presidio di solidarietà.
“Oggi – ha detto uno degli attivisti imputati, padre di un ragazzo di 14 anni – si è concordato con il legale del Comune di Milano di far accesso all’istituto della giustizia riparativa. Significa che il processo andrà avanti comunque, però il Comune di Milano potrebbe ritirare la costituzione di parte civile, se troviamo un accordo nel fare insieme qualcosa, e che comunque dovrà andare incontro al nostro obiettivo comune, che è quello della giustizia climatica e sociale. Un qualcosa che dovrà essere costruttivo, e ci sono molte cose che si potrebbero fare insieme al Comune, per esempio andare nelle scuole a fare formazione; o si potrebbe parlare del linguaggio migliore da utilizzare nei confronti della crisi climatica, oppure si potrebbero organizzare gratuitamente delle assemblee pubbliche popolari e cittadine, per affrontare al meglio e democraticamente questo tema”.
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