La beffa della black box: è attiva h 24 e così i km “bonus” svaniscono subito
Oltre al danno, la beffa. Proprio così: la mini scatola nera del programma Move-In (installazione e abbonamento, 50 euro all’anno) che consente alle vetture messe fuorilegge dal Comune di Milano di beneficiare di una modesta quota di km (200 all’anno per le più anziane e 2.000 per le recenti Euro 5 a gasolio) registra via satellite tutte le percorrenze. Quindi non solo quelle consumate nella fascia oraria del divieto, cioè dalle 7.30 alle 19.30. E lo fa sia su tutte le strade all’interno del capoluogo lombardo (protette dalle 188 telecamere in ingresso all’Area B), sia su quelle dei 560 Comuni lombardi che hanno aderito alla strategia anti auto di Palazzo Marino (località non dotate, però, di varchi elettronici sui loro confini).
La metto o no? Chi, prima di recarsi in officina per l’installazione (senza scatola si beneficia di appena 50 ingressi all’anno in Area B, dopodiché scattano automaticamente le multe a ogni passaggio sotto i varchi) lo vorrebbe sapere e lo chiede a chi propone il dispositivo, si deve rassegnare: il numero verde della Regione Lombardia (80031831) propone jingle e voci registrate che chiedono di pazientare sino alla caduta della linea, mentre se si va sul sito, oltre ai rimandi ai recapiti degli uffici del Comune di Milano ai quali rivolgersi (e viceversa, nelle pagine milanesi di “Area B” l’invito finale in caso di richiesta di “maggiori informazioni o problemi incontrati” è di contattare la Regione, quando non uno dei quattro fornitori di black box) si trova il seguente garbuglio: “Il progetto Move-In prevede la possibilità di avvalersi di una deroga chilometrica, misurabile e controllabile, che estende le limitazioni a tutti i giorni della settimana e a tutte le ore del giorno (24 ore) consentendo così di prevedere un risparmio di emissioni. Tale risparmio emissivo viene trasformato in chilometri che possono così essere redistribuiti nell’arco della giornata e della settimana, rispetto a quelli attualmente percorribili agli autoveicoli limitati (consentiti nei giorni feriali dalle ore 19.30 alle ore 7.30 e sabato, domenica e festivi tutto il giorno)”.
Niente altro. La risposta a questi dubbi, fondamentale quando si considera l’opportunità di dotarsi o meno della “scatola magica”, non si trova nelle pur puntuali e ben articolate FAQ dedicate al tema dalle due istituzioni interessate. Il risultato è che molti automobilisti pressati dal calendario e impossibilitati a comprare un’auto nuova hanno preso d’assalto le officine per montare la scatola nera, ma si sono già pentiti di averlo fatto. Il conteggio “aperto”, infatti, comprende il sabato e i giorni festivi, e non si limita, come in molti abbiamo inteso sin dalla presentazione dell’iniziativa, ai soli giorni e fasce orarie di divieto. Questo riduce di molto la platea degli automobilisti bisognosi dei suoi servizi: chi non installa la black box e non necessita di più di 50 ingressi all’anno a Milano, infatti, circola in tutta la Regione senza limitazioni di percorrenza. E mentre nelle officine piovono a ripetizione le prenotazioni e si dilatano i tempi necessari per montare uno dei quattro dispositivi Move-In (Viasat, Air, Octo e LoJack), qualcuno comincia a chiedersi come rimuovere la scatola nera appena messa. Se si proviene da fuori città e si deve raggiungere quotidianamente una meta che non si trova nello stesso quadrante o punto cardinale, infatti, il bonus di km concesso non è quasi mai sufficiente per soddisfare i reali bisogni di mobilità personale. Limitazioni imposte come in nessun altro luogo in Italia e che hanno a oggi appiedato, secondo l’Automobile Club, già 483 mila vetture (categoria M1, solo trasporto persone) orbitanti sulla città perché residenti o “pendolari”.
Revoca possibile. Per annullare il contratto stipulato con un provider il proprietario del veicolo deve accedere con le proprie credenziali alla piattaforma informatica online (movein.regione.lombardia.it) e selezionare la voce “revoca del servizio”. Questa determina la cessazione del monitoraggio, ma non elimina il conteggio dei chilometri già effettuati. La Regione lo spiega così: “Nel caso in cui il veicolo abbia superato la soglia del 50% del bonus assegnato, non essendo più monitorabile viene equiparato a un veicolo che ha terminato i chilometri a disposizione e non potrà più circolare, nelle aree sottoposte a limitazione, fino alla scadenza dell’anno del contratto. Se, invece, si è revocata l’adesione sotto al 50% dei chilometri assegnati, questo ricadrà nel sistema delle limitazioni permanenti vigenti (cioè limitazioni solo in fascia giornaliera e nei giorni feriali)”. Tutto chiaro? Mica tanto, e nemmeno certo, visto che la revoca dell’adesione sulla piattaforma regionale non incide sul contratto stipulato con quelli che vengono ancora una volta cripticamente indicati come “TSP” (sono i fornitori degli apparecchi), “ai quali si rimanda per le modalità di eventuale rescissione”.