Attualità

Limiti ai concerti, il Comune di Milano lavora a una delibera

Nuove regole dalla prossima stagione. Mazzi: “Brutta notizia”

Il Comune di Milano sta lavorando a una delibera per razionalizzare i grandi eventi, come (e soprattutto) i concerti allo stadio Meazza e ai vicini ippodromi di San Siro e La Maura.

Il testo (che coinvolge più assessorati) è in lavorazione, ma le notizie anticipate da Giorno e Corriere della Sera sull’ipotesi di un limite al numero di concerti ha allarmato gli organizzatori, che quest’anno si apprestano a una stagione record e sono preoccupati per il futuro.

Le nuove regole dovrebbero riguardare infatti la prossima stagione. Quest’anno è già in programma un numero record di show: 19 nel solo stadio di San Siro (mai sono stati così tanti in passato) con Tiziano Ferro ad aprire le danze, Coldplay, Mengoni, Depeche Mode, Muse e i Maneskin a chiudere il cartellone con due date il 24 e 25 luglio. E poi gli appuntamenti all’Ippodromo La Maura con i Red Hot Chili Peppers agli I-days e the Weeknd e all’Ippodromo Snai San Siro che ospiterà i Ghost in apertura di attività (il 29 maggio), Def Leppard insieme ai Motley Crue, Guè, Iron Maiden e Lazza.
    Il prossimo anno l’ipotesi è di massimo 16 concerti a San Siro (o meglio esibizioni che superano gli 80 mila decibel, includendo quindi anche le prove suono nel computo, ha riferito il Giorno), 15 per l’Ippodromo Snai, 10 per La Maura per un massimo di 41 show.
    Soddisfatti i comitati di quartiere che da anni combattono una battaglia antirumore (con tanto di avviso di garanzia a Bruce Springsteen nel 2008 per aver sforato di 22 minuti l’orario finale del concerto), molto meno i promoter. E di una “brutta notizia” ha parlato anche Gianmarco Mazzi, sottosegretario alla Cultura. “Dopo il devastante periodo del Covid, ci si mette ora anche il Comune di Milano che pensa di ostacolare il settore, limitando la musica e i concerti. Il che equivale – ha osservato – a limitare la cultura più giovane. Lo trovo davvero poco virtuoso. Spero che l’indiscrezione non sia vera e venga smentita. In ogni caso incoraggio altri Comuni italiani, più sensibili ad ospitare artisti e live, a farsi avanti perché non è giusto che la musica sia sempre trattata come l’ultima della classe”.

Fonte:(ANSA)

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