Milano Fashion Week, dal 20 al 26 febbraio le sfilate della Moda Donna: “Lo scontrino medio atteso è di mille euro”. Ecco i debutti più attesi e tutti gli eventi
Dal 20 al 26 febbraio, la città si trasformerà in un vero e proprio palcoscenico cosmopolita, dove creatività, business e glamour si fonderanno in un vortice irresistibile
Il frenetico ritmo della metropoli meneghina si carica di un’elettricità palpabile: la Milano Fashion Week è alle porte, pronta a svelare le tendenze che detteranno i trend della moda donna per l’Autunno/Inverno 2024-25. Dal 20 al 26 febbraio, la città si trasformerà in un vero e proprio palcoscenico cosmopolita, dove creatività, business e glamour si fonderanno in un vortice irresistibile. Dalle passerelle allestite nei palazzi storici alle location più avveniristiche, Milano si prepara ad accogliere un’infinità di addetti ai lavori, giornalisti, influencer e fashion addicted provenienti da ogni angolo del globo, complice anche il ritorno sulla scena dei buyer asiatici. Ma la Milano Fashion Week non è solo un evento di settore, ma rappresenta un momento di grande visibilità per la città di Milano: Confcommercio stima un indotto di 70 milioni di euro, in crescita del 22% rispetto al 2019, con 100mila presenze previste (+10%) di cui 65mila stranieri. “Eventi come la fashion week consolidano il rapporto tra Milano, l’Italia, la moda e il made in Italy, con un vantaggio per la città. Lo scontrino medio atteso è di mille euro“, ha detto Alessia Cappello, assessora allo Sviluppo economico e lavoro del Comune di Milano. E le ricadute positive non le avranno solo i negozi di lusso: “I ricavi dei piccoli negozi di prossimità saliranno del 10%”, ha sottolineato ancora Cappello. Senza contare poi tutti gli eventi collaterali, dalle mostre ai dibattiti e i party.
Numeri da capogiro per un settore in crescita
La Milano Fashion Week non è solo un evento di grande rilevanza culturale, ma rappresenta anche un importante volano economico per il Paese. Il comparto moda italiano, nel 2023, secondo i Fashion economic trends, ha chiuso il 2023 con ricavi per oltre 102 miliardi, in salita del 4% sul 2022. Quasi 90 miliardi sono andati all’estero: “L’export del settore moda è salito del 4,2% nel 2023 – ha commentato in una nota Matteo Zoppas, presidente di Ice Agenzia, partner di Camera Moda per la fashion week – e il saldo commerciale import-export ha raggiunto 40 miliardi. I principali Paesi di destinazione si confermano Francia, Germania e Usa; le crescite più significative si sono registrate in Francia e Giappone, entrambi a +16%”. Il tutto precisando che, come ha sottolineato Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, “l’export è un dato consolidato a prezzi industriali: a retail è molto più alto e ci dice che la moda italiana è un bene di primaria importanza per tutto il mondo”. Per questo, ha chiosato, “il dovere delle istituzioni è accompagnare l’evoluzione di un settore importante, con 600mila occupati nell’industria e altrettanti nel terziario, un ambito che è stato anche sottovalutato. Ho partecipato all’incontro del Tavolo della moda portando al Governo una serie di richieste: l’aumento del supporto per investimenti in Ricerca&Sviluppo; misure, nell’ambito del piano Industria 5.0, pensate per aziende di piccola taglia. Infine, la formazione: abbiamo bisogno non solo di attirare nuovi talenti ma anche di insegnanti e vorremmo coinvolgere chi è in pensione da qualche anno nelle academy”.
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