Papa Francesco, condizioni in peggioramento: crisi respiratoria e anemia, necessarie trasfusioni e ossigeno
Le condizioni di Papa Francesco si sono improvvisamente complicate, come riportato nel bollettino della Sala Stampa Vaticana.
Ricoverato da nove giorni al Policlinico Gemelli, il Pontefice ha manifestato gravi difficoltà respiratorie, che hanno reso indispensabile l’uso di ossigeno. Gli esami del sangue hanno anche rivelato una riduzione delle piastrine, costringendo i medici a procedere con una trasfusione. Nonostante ciò, il Papa è rimasto sempre lucido, anche se più provato rispetto al giorno precedente. La prognosi resta incerta, ma i medici hanno ribadito che, sebbene non sia in pericolo di vita, la situazione è comunque delicata.
Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, ha smentito le voci riguardanti eventuali dimissioni del Papa, definendole speculazioni infondate. Ha sottolineato che l’unico obiettivo della Chiesa è concentrarsi sulla guarigione del Pontefice e sul suo ritorno in Vaticano. Parolin ha anche ridimensionato le voci su manovre interne alla Santa Sede, affermando che, in situazioni simili, è normale che emergano indiscrezioni non verificate.
Anche oggi, come la scorsa domenica, l’Angelus sarà trasmesso in forma scritta, mentre l’omelia della messa per il Giubileo dei Diaconi sarà letta dall’arcivescovo Rino Fisichella, delegato dal Papa. Nel frattempo, numerosi fedeli si sono radunati davanti al Policlinico Gemelli per pregare per la sua salute. Molti speravano di vederlo affacciarsi per un saluto, ma comprendono che le sue condizioni non lo permettono. Le preghiere per il Papa si estendono anche in Argentina, specialmente nei quartieri più poveri di Buenos Aires, dove la figura di Jorge Bergoglio è ancora molto sentita. Nella parrocchia della Vergine di Caacupé, situata in una delle baraccopoli della capitale argentina, il nuovo parroco Jesús Carides ha guidato una messa speciale, ricordando l’impegno di Francesco per avvicinare la Chiesa alla gente.
Papa Francesco ha comunque continuato a svolgere alcune attività ufficiali, come la nomina di nuovi vescovi e l’invio di un rappresentante per le celebrazioni del millesimo anniversario dell’incoronazione di Re Bolesław Chrobry in Polonia.
Tuttavia, la sua salute resta una fonte di grande preoccupazione, e il mondo cattolico continua a pregare per la sua pronta guarigione.