Se le bollette tolgono l’ultima speranza ai malati senza speranza
La richiesta d’aiuto della federazione cure palliative Lombardia: “Urgono soluzione idonee a scongiurare la chiusura dei servizi”
Un aumento medio nel primo semestre 2022 del 60% per le bollette energetiche e del 12.5% per l’acquisto del carburante, necessario per gli spostamenti delle equipe domiciliari. Oltre a questo l’ormai nota carenza di medici e infermieri specializzati, che aggiunge alle difficoltà nell’erogazione dei servizi un progressivo incremento del costo del personale. Davanti a questi dati, federazione cure palliative Lombardia raccoglie l’allarme che proviene dalle 33 organizzazioni non profit che ne compongono la base associativa e lancia un appello a regione Lombardia affinché metta in campo “con urgenza – si legge in una nota – soluzioni idonee a scongiurare la chiusura dei servizi che offrono assistenza ai malati inguaribili e alle loro famiglie”.
Proprio gli hospice e le cure palliative domiciliari infatti – sottolineano dall’associazione – “rischiano di essere esclusi dagli aiuti che regione Lombardia stanzierà per sostenere la sopravvivenza dei servizi sociosanitari”. “È un momento di grande difficoltà per gli enti del terzo settore che gestiscono i servizi di cure palliative – sottolinea Luca Moroni, coordinatore regionale della federazione – perché l’aumento generalizzato dei costi mette a rischio la sostenibilità di Servizi che, con tariffe regionali insufficienti a coprire le spese, già oggi sopravvivono solo grazie alle generose donazioni della comunità”.