Dramma in tribunale a Milano: ex avvocato precipita dal sesto piano e muore
È successo nella tarda mattinata di mercoledì 13 luglio, inutile ogni tentativo di soccorso. Si tratta di un gesto volontario
Un ex avvocato di 49 anni, Massimiliano Alessandro Pozzi, è morto precipitando nel vuoto dal sesto piano all’interno del tribunale di Milano nella tarda mattinata di mercoledì 13 luglio. Secondo quanto trapelato si tratterebbe di un gesto volontario.
Tutto è accaduto un attimo prima delle 12:30, come riportato dall’agenzia regionale di emergenza urgenza. Il 49enne si sarebbe gettato nel vuoto da una finestra del bagno al sesto piano della struttura (lato via Manara). I primi a lanciare l’allarme sono stati alcuni dipendenti al lavoro negli uffici giudiziari che hanno allertato il 112. Sul posto è intervenuta un’ambulanza ma i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Sul caso stanno indagando i carabinieri del comando provinciale di Milano, sul posto per i rilievi. Secondo quanto appreso da MilanoToday si tratterebbe di un gesto volontario: il 49enne ha lasciato un biglietto in cui ha spiegato le motivazioni del suo gesto (legate alla sfera personale e finanziaria). Il 49enne aveva in tasca un tesserino da avvocato ma in realtà l’ordine degli avvocati lo aveva sospeso in via amministrativa da alcuni anni a causa del mancato pagamento delle quote associative. Non solo, l’uomo era stato sottoposto a un procedimento disciplinare perché, a detta dell’ordine, avrebbe continuato a esercitare nonostante la sospensione.
Nel pomeriggio il procuratore della Repubblica, Marcello Viola, è sceso insieme agli altri dirigenti del Tribunale e al pm di turno, Cristiana Roveda, e hanno confermato che l’uomo sarebbe morto per un gesto volontario.