Cronaca

È la settimana dello sciopero Atm: gli orari di metro, bus e tram a Milano

L’agitazione indetta dal sindacato Al Cobas. Le motivazioni dei lavoratori

Braccia incrociate. Questa settimana a Milano va in scena lo sciopero dei lavoratori Atm, la società che gestisce il trasporto pubblico sotto la Madonnina. Venerdì prossimo, il 22 marzo, nel capoluogo meneghino rischiano di fermarsi metropolitane, autobus e tram per effetto dell’agitazione indetta dal sindacato Al Cobas. 

“L’agitazione del personale viaggiante e di esercizio delle linee di superficie e metropolitane sarà possibile dalle 8,45 alle 15,00 e dalle 18,00 al termine del servizio”, ha fatto sapere la stessa Atm in una nota. Quindi saranno due le fasce di garanzia in vigore: da inizio servizio alle 8.45 e tra le 15 e le 18. Fuori da queli orari i mezzi potrebbero fermarsi. 

I “tranvieri milanesi ancora in lotta per salari dignitosi, igiene, sicurezza, diritto alle ferie, contro i salari d’ingresso, l’aumento dei carichi di lavoro e le gare d’appalto”, si legge nella nota con cui la sigla ha annunciato lo sciopero. “Dopo sei scioperi aziendali e 3 nazionali – di cui 2 precettati e ridotti dal ministro Salvini – Al CobAa ha indetto il settimo sciopero dei Tranvieri dell’Atm di Milano il 22 marzo prossimo. Una vertenza iniziata nell’aprile 2022 che vede al centro la questione salariale con una richiesta di 150€ netti mensili d’aumento a livello aziendale, non riparametrato e solo per i livelli produttivi e 350€ netti mensili a livello nazionale”, hanno spiegato i lavoratori. 

“In più di 15 anni, grazie anche al tradimento dei sindacati confederali e autonomi, i tranvieri hanno rinnovato solo 2 contratti nazionali, in cui sono arrivati più soldi negli enti bilaterali che nello stipendio e solo 30€ a livello aziendale: di conseguenza la categoria soffre della mancanza di 10mila conducenti, 500 nella sola Atm. Nonostante i bandi d’assunzione, pochissimi sono i candidati e la ragione è riconducibile ai bassi salari d’ingresso imposti dal contratto collettivo nazionale – 1300 ruro mensili per i primi 9 anni – in una città dove l’affitto di una stanza in condivisione arriva a 500€, turni di lavoro massacranti, flessibilità oraria senza pari e pochi riposi”, le rimostranze del sindacato. “La carenza di personale di guida sta comportando la sistematica impossibilità di godere del diritto alle ferie tanto che i tranvieri stanno accumulando decine di giorni di ferie residue. Impossibile, quindi, avere un normale recupero psicofisico. Infatti, per la prima volta nella storia, nel corso del 2023, 300 lavoratori Atm avrebbero dato le dimissioni, con o senza avere un altro lavoro. A ciò si aggiungono i consueti pensionamenti. Questa grave situazione – hanno rimarcato dalla sigla – ha dato il pretesto all’Atm e al comune di Milano di ridurre il servizio del 7% al quale si aggiungono le centinaia di corse tagliate quotidianamente per carenza di personale”. 

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