La consigliera che non trova casa a Milano: “Loculi a prezzi altissimi”
Lo sfogo su Instagram di Francesca Cucchiara, esponente di Europa Verde a Palazzo Marino: “Competizione tra disperati che cercano di accaparrarsi un alloggio a prezzo accessibile”
Quattro case in cinque anni. Una vita da “girovaga” nel capoluogo lombardo, non per scelta ma per necessità, quella di Francesca Cucchiara, classe 1993, trasferitasi a Milano da Roma e, nel 2021, eletta consigliera comunale di Europa Verde. Il gruppo, tra l’altro, che nel 2023 ha proposto Ilaria Lamera (la leader del ‘movimento’ delle tende) per l’Ambrogino d’Oro. E che ora ha pubblicato su Instagram un suo sfogo sulla questione della casa a Milano. Con tanto di cartello: “Cercasi casa (ad un affitto sostenibile)” che dice tutto. “La storia – scrive – è sempre la stessa: il contratto scade, l’affitto aumenta, oppure l’appartamento viene messo in vendita e quindi bisogna andar via”.
Il racconto di Cucchiara è simile a un’avventura, e lei stessa parla di “competizione alla Hunger Games in cui ti trovi a sgomitare fra altri mille disgraziati che cercano di accaparrarsi un alloggio a un prezzo accessibile, e possibilmente umanamente abitabile”. Già, perché gli appartamenti disponibili nel mercato delle locazioni a Milano sono pochi, molto costosi e spesso piccoli. “Loculi di 14 metri quadrati dove a infilarsi nel letto ci si ritrova con la testa nella lavastoviglie”, racconta la consigliera, “propinati per 900 euro al mese. Per uno spazio abitabile ce ne vogliono almeno 1.100. E dunque una persona che guadagna 1.500 euro al mese, se non vuole alloggiare in una cripta, deve emigrare ai margini della città”.
“Ma amo Milano più di prima”
E se “l’espulsione” da Milano, per una consigliera comunale meneghina, appare come “un paradosso istituzionale”, la conclusione, per lei, non è quella che Milano faccia ‘schifo’: “Quello che fa davvero ‘schifo’ non è Milano e i suoi abitanti, ma un mercato immobiliare sempre più avido, che si muove senza regole e senza uno Stato capace di intervenire. Andando controcorrente rispetto ai trend del momento, mi sento di dire che invece, passati cinque anni, amo Milano ancora più di prima. Perché è una città viva, combattente, caparbia, impaziente, orgogliosamente antifascista e capace di mobilitarsi per ciò che ritiene giusto, compreso il diritto alla casa”. Dunque, sebbene dopo cinque anni ‘milanesi’ gli affitti siano “ancora più insostenibili”, la conclusione è un atto d’amore per la città: “Quando hai a cuore il posto dove vivi vale la pena restarci e lottare per cambiarlo”.
“Amo Milano per tanti motivi, anzitutto perché questa città perché per me ha rappresentato un’opportunità”, racconta Francesca Cucchiara a MilanoToday: “Sono venuta qui come tanti giovani dal sud e centro Italia perché qui ho trovato un lavoro che mi ha dato la possibilità di restare in questo Paese, altrimenti, forse sarei fuggita all’estero anch’io”. E ribadisce: “Comprendo lo sfogo quando sento dire che ‘Milano fa schifo’, perché vivo anch’io il disagio degli affitti e del carovita, tuttavia il vero problema non è Milano, né i suoi abitanti, ma un mercato immobiliare sregolato e sempre più avido. Voglio continuare a guardare la parte più bella di Milano, quella che fanno le persone: la Milano solidale, che reagisce ai problemi e che combatte per ciò che ritiene giusto, come fa per i diritti, la sicurezza in strada nonché per l’emergenza abitativa”.
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