‘I Beatles made in Italy’, censite 132 cover dei Fab Four
Di Morandi la prefazione del libro di Gentile e Italo Gnocchi
Il primo a cantare i Beatles in italiano fu Fausto Leali, nel 1963, con ‘Please, Please me’: è una delle non poche curiosità di ‘I Beatles made in Italy’, il volume edito da Baldini e Castoldi in cui Enzo Gentile e Italo Gnocchi hanno censito 132 cover italiane dei Fab Four.
Gentile presenterà il volume, che ha una prefazione firmata da Gianni Morandi, il prossimo 27 novembre al ‘BeatlesMi – Una giornata con i Fab Four’, un evento inserito nell’ambito della Milano Music Week che avrà come ospite la fotografa ed ex modella Pattie Boyd, che fu la prima moglie di George Harrison.
All’incontro parteciperanno Mario Lavezzi, che da giovane incise una cover di Yesterday con il gruppo I Trappers, e Rolando Giambelli, presidente dei Beatlesiani d’Italia Associati, che nel 1968 realizzo una cover in italiano di ‘I’ll Be Back’ intitolata ‘Cos’Hai’. Tra gli ultimi a fare cover dei Fab Four nel periodo di attività della band, Gianni Morandi, con ‘Una che dice sì’, nel 1970, mentre l’autore che più ha tradotto e adattato in italiano le canzoni dei Beatles è stato Mogol. Ultima chicca di ‘Beatles Made in Italy’: il brano più saccheggiato è Obladi Oblada, con 12 versioni, tra cui quelle dei Ribelli e dei Nuovi Angeli.
Fonte: (ANSA)
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