Nel Mondo

Droga la Moglie per Dieci Anni e Organizza Abusi Sessuali su di Lei, Inizia il Processo per i Crimini di Mazan

Un processo scioccante si è aperto oggi al tribunale di Avignone, dove Dominique P., un uomo di 72 anni, è accusato di aver drogato la moglie Gisèle per un decennio, inducendola in uno stato di incoscienza e permettendo a decine di uomini di abusare sessualmente di lei.

FRANCIA: Dominique non si limitava a orchestrare questi incontri, ma li filmava meticolosamente. Insieme a lui, a processo ci sono anche 50 uomini che parteciparono agli abusi, tutti reclutati attraverso la chat online Coco.gg, dove Dominique aveva creato un forum intitolato “A sua insaputa”.

La coppia viveva una vita apparentemente tranquilla nel villaggio di Mazan, nel sud della Francia. Tuttavia, il 2 novembre 2020, la polizia di Carpentras ha arrestato Dominique P., scoprendo un vasto archivio di materiale pornografico nel suo computer e telefono: oltre 20.000 foto e video, tra cui 92 episodi di stupro registrati. La scoperta ha scioccato la famiglia e la comunità, soprattutto la figlia Caroline Darian, che ha raccontato al Figaro l’incredulità di sua madre, Gisèle, nel sapere che l’uomo con cui aveva condiviso 50 anni di vita la drogava e permetteva ad altri di abusare di lei.

L’indagine era iniziata nel settembre 2020, quando Dominique P. fu sorpreso a filmare delle clienti in un supermercato a Carpentras. Questo comportamento sospetto portò la polizia a perquisire la sua casa, dove vennero trovati centinaia di video della moglie priva di sensi mentre veniva abusata. Gli investigatori hanno identificato 51 uomini coinvolti, di età compresa tra 20 e 68 anni all’epoca dei reati.

La figlia Caroline ha descritto il padre come un uomo apparentemente premuroso e presente, un padre che lei adorava fino al momento dell’arresto. Dominique, che aveva lavorato come elettricista, agente immobiliare e venditore di materiale informatico, si era trasferito con la moglie a Mazan dopo il pensionamento nel 2013. Col passare del tempo, Gisèle iniziò a manifestare sintomi preoccupanti come perdita di peso, stanchezza cronica e vuoti di memoria, attribuiti a dosi massicce di farmaci somministrati a sua insaputa.

Gli uomini che partecipavano agli abusi venivano istruiti da Dominique a parcheggiare lontano, evitare profumi e sigarette, e a lavarsi le mani con acqua calda prima di entrare in camera. Dominique non richiedeva alcun pagamento: il suo piacere consisteva nell’assistere e filmare le violenze.

Caroline Darian ha raccontato questa dolorosa esperienza nel suo libro Et j’ai cessé de t’appeler papa (“Ho smesso di chiamarti papà”), in cui ringrazia le donne che denunciarono suo padre per averle filmate nel supermercato, un gesto che ha messo fine a un decennio di orrori. “Ci vuole molto coraggio perché le vittime di crimini e violenze sessuali osino varcare le porte di un commissariato per presentare denuncia”, scrive. “A modo loro, hanno salvato mia madre”.

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