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Cuore Inter, è una vittoria pesantissima! Gran gol di Calha: il Barça piange 

La rete del centrocampista turco è sufficiente per sorprendere i blaugrana, nonostante diversi brividi nel finale: due gol annullati, uno per parte, e due rigori negati dal Var. Qualificazione agli ottavi alla portata

L’Inter riparte con una grande impresa. Nella notte in cui può sprofondare, Inzaghi disegna uno dei capolavori più belli della sua carriera, batte il Barcellona e adesso lo guarda dall’alto in basso nella classifica del girone di Champions. Mercoledì andrà al Camp Nou a testa alta, sapendo che potrebbe bastargli anche un pareggio per avere la strada in discesa verso gli ottavi. Di certo il successo rilancia la sua squadra, compatta, concentrata e capace di tenere la propria porta imbattuta.

I nerazzurri hanno dalla loro parte anche un briciolo di fortuna (palo colpito da Dembelé e un paio di “aiuti” dal Var), ma meritano i tre punti per come reagiscono al momento terribile che stanno attraversando in campionato.

Da un’affermazione così può ripartire pure la corsa in Serie A. Perché superare gli spagnoli (non succedeva da oltre 12 anni ovvero dalla semifinale d’andata di Champions 2009-10) darà una carica a un gruppo che aveva tremendamente bisogno di una scossa per andare oltre le assenze di Lukaku e Brozovic.

In un San Siro quasi tutto esaurito, Inzaghi e Xavi cambiano entrambi cinque uomini rispetto all’ultimo impegno di campionato, ma nonostante le forze fresche il tecnico ex Lazio decide di non pressare alto. Rintanandosi nella sua metà campo, l’Inter concede un facile possesso al Barcellona che con il 4-2-3-1 e Gavi avanzato tra Dembelé e Raphinha, fa capire le sue intenzioni.

L’inizio così è un monologo blaugrana e i padroni di casa finiscono in mezzo a un maxi torello. Inzaghi non si scompone: ha preparato la gara chiedendo compattezza, occupazione diligente degli spazi e zero distrazioni per poter ripartire. La vana rincorsa del pallone dura sei minuti, poi sul primo errore nell’impostazione degli spagnoli, un contropiede concluso con una gran botta da fuori di Calhanoglu deviata da Ter Stegen fa capire a Xavi che la notte del Meazza non sarà un allenamento.

Migliore nel complesso l’approccio rispetto alla sfida persa contro il Bayern, soprattutto dopo il 20′, quando la consapevolezza di essere tecnicamente inferiori e il macigno dei risultati negativi ottenuti nella prima parte di stagione (5 ko in 10 match ufficiali) smettono di pesare nella mente.

Fonte: Gazzettadellosport

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