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TENNIS, ATP PECHINO – JANNIK SINNER PIEGA ALCARAZ E VOLA IN FINALE CON MEDVEDEV A PECHINO

TENNIS – Jannik Sinner gestisce un avvio complicato ed esce alla distanza giocando un super match con Carlos Alcaraz: 7-6(4) 6-1 il punteggio che regala a Sinner la finale, domani, ore 13:30, contro Daniil Medvedev. Jannik Sinner guadagna anche i punti necessari per diventare il n°4 del mondo: eguagliato il primato italiano di Adriano Panatta nell’era Open.

Sei mesi dopo l’ultimo incrocio tra i due, ancora Jannik Sinner. Dopo la semifinale al torneo di Miami, Sinner trova il secondo successo consecutivo su Carlos Alcaraz e centra una vittoria prestigiosissima, senza dubbio storica. In primis perché rappresenta un piccolo mattoncino della storia del tennis italiano: Sinner diventerà numero 4 della classifica ATPeguagliando il primato appartenuto ad Adriano Panatta (nell’era Open). Poi, probabilmente ancor più importante, per il “peso specifico” della vittoria. In questo arco temporale di sei mesi tra il cemento della Florida e quello della capitale cinese, Carlos Alcaraz era stato a lungo numero 1 del mondo, vincendo un incredibile torneo a Wimbledon e dando la sensazione di essere scappato ‘un po’ più in là’ rispetto a Jannik. Sinner invece, con questa vittoria arrivata oggi col punteggio di 7-6 6-1, ha dimostrato in sostanza di continuare a trovarsi molto bene nell’accoppiamento a quello che numeri e dati alla mano è il tennista più forte della sua generazione. E questa è un’ottima notizia.

Una vittoria che fa morale, insomma. E che fa classifica. Il successo in sostanza ufficializza la qualificazione di Jannik alle ATP Finals di Torino (per la matematica mancano veramente una manciata di punti, ma la cosa non è più in dubbio) e regala a Sinner la finale contro Daniil Medvedev.

LA PARTITA

A tutti gli aspetti già citati di contorno – e che contorno! – c’è poi la cosa più importante: il campo. Sinner è venuto fuori da un match tutt’altro che banale e in cui Alcaraz aveva iniziato benissimo. Avanti subito di un break, lo spagnolo per 20 minuti ha giocato su una nuvola, arrivando a chance di doppio break di vantaggio e dando la sensazione di essere sostanzialmente immune ai tentativi di accelerazione di Sinner. Forzature in cui l’altoatesino ha spesso perso il controllo del dritto, ma un inizio partita in cui Jannik ha avuto l’enorme merito di non scoraggiarsi, di non perdersi d’animo di fronte a un avversario apparentemente scatenato. Il momentum di intoccabilità di Alcaraz infatti non è durato molto, e già dal quarto game la partita è cambiata, regalando tutt’altra trama. Sinner ha faticato in ogni caso un po’ al servizio, finendo sotto di un altro break, ma nell’azzurro è a lungo rimasta la consapevolezza di poter essere molto lucido in risposta, così come nelle transizioni verso rete.

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